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Lush, il brand cosmetico che realizza prodotti senza componenti di origine animale, scende di nuovo in campo contro la vivisezione, mettendo in palio 300 milioni di euro per sostenere la ricerca di metodi alternativi. L’iniziativa è promossa in collaborazione con la Ethical Consumer Research Association. Avrà cadenza annuale e si concluderà il prossimo novembre a Londra con la premiazione dei vincitori del Lush Prize Award 2012.
Abbiamo già avuto modo di parlare di questa azienda inglese in occasione della dimostrazione choc a Roma e a Londra, in cui due ragazze si sono sottoposte ai test che regolarmente vengono eseguiti sugli animali, ma anche in occasione della campagna internazionale Fighting Animal Testing, affinché in Europa entri in vigore il divieto sul commercio di cosmetici testati su animali entro il 2013.
L’obiettivo di Lush, con questo lauto premio per finanziare la ricerca sui prodotti cruelty free, è quello di porre l’accento sulla possibilità di realizzare cosmetici di qualità, ma senza sovvenzionare la vivisezione. Come ha spiegato Mark Constatine, co-fondatore di Lush:
I nostri clienti vogliono cosmetici sicuri testati senza il coinvolgimento di animali. Ventun anni fa ci siamo dotati di una politica aziendale con cui ci saremmo impegnati a non usare test sugli animali per i nostri prodotti e per i loro ingredienti. Abbiamo fatto anche di più, lavorando con i nostri fornitori per eliminare l’impiego di animali in qualunque dei loro test di sicurezza. In ventun anni molto è cambiato, e tuttavia gran parte dell’industria cosmetica non è ancora in grado di garantire cosmetici sicuri senza testarli sugli animali. Con il lancio di un premio del valore annuale di 250 mila sterline, Lush sta tentando un altro approccio, con la speranza di assistere al giorno in cui avverrà una svolta che ponga per sempre fine all’uso di test cosmetici sugli animali.
Via|Lush; Photo Credits|ThinkStock
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