Sembra che l’Italia del Nord-Est sia letteralmente invasa dal cane procione. Questa specie particolare di animale, è stato avvistato per la prima volta nella riserva di caccia di Socchieve, in provincia di Udine, ma negli ultimi anni gli esemplari si sono moltiplicati. Qualche giorno fa, infatti, sono stati “paparazzati” anche in Trentino. Si tratta di una specie a metà strada tra un cane e un procione e sono davvero adorabili a guardarsi, non credete?
La somiglianza con il procione è particolarmente evidente, soprattutto per quanto riguarda la mascherina facciale, mentre la struttura robusta e le zampe corte ricordano un cane di taglia media. Sembra che sia anche l’unica specie vivente del genere nyctereutes, il cui parente più stretto è la volpe.
Questi particolari animali a 4 zampe possono arrivare a misurare 65 cm di lunghezza, e a pesare, da adulti, tra i 4 e i 6 chili (10 kg in inverno prima del letargo). La loro vita media non supera i 4 anni in libertà, mentre in cattività sono più longevi, possono vivere, infatti, anche 11 anni. Diversamente dai cani, durante l’inverno vanno in letargo, proprio come i procioni.
I cani procione sono molto poco aggressivi, tanto che pur di evitare il confronto diretto con gli altri animali preferiscono fingersi morti. Sono anche onnivori e monogami, inoltre, prediligono la notte. Molto probabilmente sono originari del Giappone, dove sono conosciuti come tanuki e ritenuti magici, forse anche per via delle dimensioni piuttosto considerevoli dei testicoli.
Ma come sono arrivati in Italia? In effetti, sembra che questi particolari animali a 4 zampe siano arrivati in Europa dalla Russia o dalla Siberia sudorientale, dove la massiccia introduzione come animale da pelliccia, ne ha favorito la diffusione verso Ovest. Attualmente, il cane procione è presente in Finlandia, Svezia, Norvegia, Polonia, Romania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Germania, Francia, Ungheria, Austria, Slovenia e Italia, in particolare in Friuli Venezia Giulia e ora anche in Trentino.
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