Quante volte vi sarà capitato di vedere un amico a 4 zampe con il suo rispettivo compagno umano e di pensare, tale padrone, tale cane! Tutta una casualità? Forse no, e a quanto pare le somiglianze non sono solo estetiche. Secondo una ricerca condotta dalla Scuola di Psicologia dell’Università di Leicester in Gran Bretagna, infatti, le persone un po’ scostanti tendono a scegliere cani che hanno la fama di essere più aggressivi, come il Rottweiler o il Pit Bull.
Nello studio, i partecipanti sono stati invitati ad esprimere la loro preferenza per vari tipi di cani, e hanno compilato un test della personalità. Dall’incrocio di questi dati, è emerso come il carattere del singolo possa incidere sulla scelta, così i cosiddetti “antipatici” si orienterebbero nella maggior parte dei casi verso cani definiti come aggressivi.
Tuttavia, a fronte di questi risultati, mi sorgono non pochi dubbi al riguardo, prima di tutto perché credo che non esistano cani di per sé aggressivi, ma persone aggressive che vivono il proprio compagno a 4 zampe come una sorta di prolungamento di se stessi. A tal proposito ho un aneddoto da raccontare che cade a fagiolo. Tempo fa conobbi un ragazzo, il suo cane, un Dobermann muscoloso all’inverosimile, era praticamente la sua ombra.
Quando mi avvicinai a lui, perché al richiamo dei cani non so resistere, avevo un attrezzo ginnico a mo’ di asta appoggiato su una spalla. Mi invitò subito ad abbassarlo perché altrimenti rischiavo un’aggressione da parte del cane. Rimasi sconvolta e mi chiesi cosa sarebbe potuto accadere se al mio posto ci fosse stato un bambino più intraprendente di me. Qualche giorno dopo scoprii, da un’altra persona che lo conosceva, che addestrava il cane a fare su e giù con una ruota di camion attaccata al collo, e naturalmente alla difesa…
Per farla breve, bisogna sempre ricordare che il cane, per quanto segua il suo istinto, è un essere intelligente, ed il suo carattere è frutto anche della relazione con noi e il mondo circostante.
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