La notte scorsa lungo la tangenziale Ovest di Milano, la polizia stradale ha fermato una macchina nel cui bagagliaio erano stipati ben ben ventitre cuccioli di cane, senza acqua nè cibo. I poveri pelosini sono stati subito sequestrati dal Corpo forestale dello Stato mentre il conducente e proprietario del mezzo, tra l’altro con precedenti specifici, è stato indagato dalla Procura della Repubblica per reati che vanno dal traffico di cuccioli e dal maltrattamento di animali alla frode in commercio e alla ricettazione. I cuccioli, provenienti dall’Est Europa, sono tutti di circa due mesi di età, quindi troppo piccoli per l’esportazione: per legge infatti questi animali per essere esportati devono necessarimente compiere i tre mesi.
Ovviamente tutti gli amici a quattro zampe rivenuti erano sprovvisti di microchip e privi di documentazione che ne attestasse la provenienza la profilassi sanitaria. Tra i ventitre animali vi sono cani di razza bulldog inglese, pinscher, barboncino, chihuahua, chow chow, labrador i quali, visitati dai veterinari, presentano un forte stress, denutrizione e disidratazione. Oltre ai cuccioli sul mezzo sono stati rinvenuti anche cinque passaporti canini di origine ungherese, una siringa per trasfusioni e un listino prezzi.
Un nuovo traffico di cuccioli dall’Est? Speriamo che questo ennesimo sequestro possa indebolire sempre più i trafficanti di animali: per ora i pelosetti sono stati affidati alle cure dei volontari del canile sanitario di Milano, in attesa che l’autorità giudiziaria decida sulla loro sorte o li affidi a persone che sappiano amarli, come meritano.
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