Secondo le leggende tutti gli animali sarebbero in grado di fornire indicazioni sul tempo e sulla situazione meteorologica, il gatto in particolare; ma non pensate alla magia o alla stregoneria: si tratta di una sensibilità propria degli animali, che li porta a percepire gli eventi atmosferici prima che si scatenino, e che si spiega con la necessità degli animali selvatici di trovare riparo dalle intemperie. Le capacità di previsione del gatto variano a seconda delle diverse culture, e ovviamente vanno interpretate; vediamo insieme le credenze principali.
In Francia e in Italia, un sicuro segno di pioggia è quando il micio si passa la zampa dietro l’orecchio, quando resta vicino alla finestra o se si lava più del solito; se invece volta la schiena al fuoco vuol dire che presto arriverà una nevicata. Meno complicati i gatti cinesi che per annunciare l’arrivo della pioggia si limitano ad ammiccare gli occhi, mentre quelli scozzesi avvertono raspando lo spigolo di un tavolo; fate attenzione se vedete correre senza motivo un gatto in Danimarca: significa che presto arriverà il cattivo tempo.
Per i marinai il gatto è meglio di un satellite meteorologico: se gioca con un vestito significa che sta per arrivare una tempesta, se dorme con la testa appoggiata sulle zampe, la navigazione sarà tranquilla; se il gatto gratta il pavimento, vuol dire che arriverà il vento e per capire in quale direzione soffierà, basta osservare dove il micio volge lo sguardo durante questa operazione.
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