Il grande freddo di questi giorni sta mettendo in ginocchio i canili di tutta Italia, e purtroppo, per alcuni cani, la morsa del gelo è stata fatale, come per Milù, un meticcio bianco e nero di 7 anni, che è stata trovata morta assiderata nel canile di Torino.
Come ha spiegato Virginio Simon, responsabile del rifugio di via Germano:
Milù era malata di leishmaniosi da anni, era impossibile prevederne la morte. È in assoluto il primo caso di un cane morto per il freddo.
Nel rifugio si sono attrezzati con coperte e paglia per riscaldare i box, i cani più anziani passano le notti in infermeria, ma purtroppo non c’è posto per tutti. Anche il rifugio “Bau” è in difficoltà a causa del ghiaccio, che rende impossibile raggiungere il posto in automobile. A salvare Benito, infatti, un cane in là con gli anni con problemi di reni e che doveva essere portato in clinica con urgenza, è stato un trattore.
Al rifugio “Bau”, a riparare gli animali c’è solo la tettoia. I cuccioli e i cani più anziani trovano ricovero al caldo della cucina e dell’infermeria, per tutti gli altri, invece, ci sono cappottini, coperte, paglia e teli di nylon che vengono messi davanti alle cucce per smorzare le temperature gelide della notte. A Chieri, i 60 cani dell’Enpa sono coccolati da bocchettoni d’aria calda e 2 stufe a pellet, che garantiscono a quasi tutti una notte al caldo. Solo 2 cani, Brenda e Quo dormono in 2 casette di legno all’aperto, avvolti dalle coperte, perché sono gli unici a sopportare bene il freddo.
Da tutti i canili e i rifugi d’Italia, l’appello, tuttavia, non cambia, servono coperte di pile per tenere in caldo le cucce, vecchi maglioni e tutto quello che potrebbe essere d’aiuto ai nostri amici a 4 zampe per sopportare meglio il freddo e che magari non si usa più in casa.
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