Tra le vittime di avvelenamenti domestici al primo posto ci sono proprio i nostri amici a 4 zampe. Molti incidenti, infatti, sono causati dalle sostanze tossiche contenute nei prodotti lasciati incustoditi in casa. A rivelarlo è uno studio condotto dal Centro antiveleni e della facoltà di Medicina veterinaria, pubblicato su “Veterinary record”.
Nel caso degli animali da compagnia le intossicazioni sono da attribuire in modo particolare agli antiparassitari veterinari, i prodotti che generalmente si usano per proteggere i cani da pulci e zecche.
In cima alla lista delle sostanze killer ci sono, al secondo posto, i farmaci per uso umano, seguiti da detersivi per la casa e da piante velenose. Come hanno commentato gli autori della ricerca:
In Italia i dati pubblicati su questo argomento sono scarsi, ma sono invece fondamentali per una migliore gestione degli avvelenamenti di animali domestici, con lo scopo di ridurre la mortalità.
In effetti, nel nostro Paese, riguardo agli avvelenamenti domestici dei cani, si sa davvero molto poco. Il ripostiglio dei detersivi, il cassetto delle medicine e persino le piante possono rappresentare un reale pericolo per i cani. Questi prodotti, infatti, lasciati incustoditi, vuoi per distrazione, vuoi perché non se ne percepisce la reale portata, rappresentano un’insidia per i nostri animali che gironzolano liberamente per casa, soprattutto quando si tratta di cuccioli. Curiosi e iperattivi andranno a ficcare il “muso” proprio dove non devono.
Del resto, chi segue il programma “Aiuto! Se l’è mangiato il cane”, in onda su Sky, sa bene cosa sono capaci di ingoiare i nostri amici a 4 zampe, dai sassi su cui è colato del grasso di carne, alla colla!
Dal 2000 al 2010, gli esperti hanno raccolto informazioni epidemiologiche relative ad avvelenamenti di animali e li hanno classificati in una banca dati informatizzata. Le segnalazioni riguardano principalmente animali di piccole dimensioni e in una certa misura cavalli, ruminanti e altri animali da produzione alimentare.
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