Ogni anno i petardi provocano 5 mila morti, cifre di cui non andare fieri, eppure, c’è chi continua la “tradizione”, come nel caso di quest’uomo, che insieme al figlio, si è divertito a terrorizzare il proprio cane, un povero Yorkshire che correva all’impazzata ululando disperato. Dei vicini di casa hanno segnalato l’accaduto ad Earth, l’associazione per la tutela giuridica della natura e dei diritti animali, che a sua volta a fatto scattare la denuncia.
E’ successo a Roma, in zona Torre Angela. L’uomo ha raccontato che il divertimento è iniziato quando si sono accorti, facendo esplodere i petardi, che il cane correva impazzito per la casa. Hanno trovato la cosa buffa e hanno quindi continuato…
Come ha spiegato Gianluca Marchetti, medico veterinario per Earth:
I cani hanno un udito notevolmente superiore a quello umano. Percepiscono, infatti, vibrazioni comprese tra 20 mila e 40 mila Hz e cioè il doppio della capacità umana. I cani di piccola taglia poi, di solito sono anche più stimolati dal rumore al quale reagiscono abbaiando, e per questo vengono considerati delle vere e proprie sentinelle.
Proprio in virtù delle migliaia di vittime animali a causa dei botti di Capodanno, 850 comuni italiani hanno proposto di proibire parzialmente o totalmente i fuochi d’artificio. L’ENPA di Savona, ad esempio, ha calcolato che in tutta la provincia sono non meno di una cinquantina i cani ed i gatti che fuggono terrorizzati e in qualche caso non vengono più ritrovati. L’ex Ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, invece riferisce di non meno di 5 mila animali, compresi quelli selvatici, morti a causa dei botti.
Ma cosa bisogna fare per denunciare l’uso di fuochi d’artificio, razzi o in genere esplosioni pericolose? La LAC di Milano ricorda l’art. 703 del Codice Penale: chiunque, senza la licenza dell’Autorità, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o lungo una pubblica via o in direzione di essa accende fuochi d’artificio, o lancia razzi, o in genere, fa accensioni o esplosioni pericolose, è punito con l’ammenda fino a 103 euro se il fatto è commesso in un luogo ove sia adunanza o concorso di persone, la pena è dell’arresto fino a un mese.
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