Cani e detenuti: già in passato ci eravamo occupati di questa bella accoppiata e di come i carcerati italiani potessero vedere, se lo desideravano, i loro amici a quattro zampe proprio come se si trattasse di parenti in visita. L’inziativa era stata accolta con plauso e sostenuta, proprio per l’importanza del legame uomo animale, soprattutto dal punto di vista riabilitativo ed emotivo. Oggi raccontiamo un’altra bella iniziativa: questa volta però ci spostiamo negli Stati Uniti, in una piccola città dello stato della Lousiana, Baton Rouge, dove un gruppo di detenuti selezionati del Dixon Institute specializzato nella correzione di crimini minori, lavora sette giorni su sette prendendosi cura dei cani abbandonati.
All’interno della struttra carceraria infatti è stato creato un canile, proprio per questo scopo: dare ai prigionieri la possibilità di prendersi cura di altri esseri viventi, con amore e dedizione, educarli, mantenerli puliti e in salute fino a che non troveranno una casa che li accolga definitivamente. Il video che vi proponiamo alla fine del pezzo mostra proprio la giornata tipo di queste persone, di come svolgano le attività quotidiane e dello stretto legame che si viene a creare con i piccoli amici pelosini.
Si tratta senza dubbio di una iniziativa lodevole, che dovrebbe e potrebbe trovare terreno fertile anche nel nostro paese: invitare i detenuti a prendersi cura degli animali abbandonati da un lato darebbe loro la forza di sentirsi utili per la società, facendo un’attività pratica di interesse collettivo, mentre dall’altro potrebbe ovviare il problema dei canili lager, spesso non controllati dalle istituzioni seppur regolarmente sovvenzionati.
Il progetto americano è stato finanziato e sostenuto dalla Humane Society che ha anche allestito apposite aree d’uso per la raccolta di cani e gatti. I detenuti al termine del loro periodo di carcerazione potranno anche adottare il trovatello del quale si sono occupati, oppure continuare a monitorarne l’adozione presso la nuova famiglia.
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