Lo scorso mercoledì, ad Albenga, in provincia di Savona, una femmina di segugio maremmano di 3 anni era rimasta intrappolata nella tana di un tasso, ma la storia ha avuto un lieto fine. Dopo 5 giorni di operazioni, Dea, così si chiama la cagnolina, è ritornata sana e salva tra le braccia del suo padrone.
E’ stata una lotta contro il tempo, ma Dea è salva e lo deve tutto all’aiuto dei vigili del fuoco, dei volontari del Soccorso alpino e speleologico, degli specialisti del Gld e dei distruttori arrivati dal Piemonte con un esplosivo donato da una ditta di Agliana, che non hanno mai smesso di lottare, nonostante si trattasse di un’operazione difficile.
Con la microcariche si è cercato di aprire un varco per liberare la cagnetta, mentre escavatori e volontari con pala e picco alla mano hanno scavato rivoltando il campo. Quando gli esperti del soccorso alpino hanno iniziato le operazioni di soccorso, si sono trovati dinanzi un dedalo di cunicoli, impossibili da poter ripercorrere all’indietro per Dea, che oltre alla paura e alla fame doveva guardarsi anche dagli attacchi dei tassi.
La giornata di venerdì è stata particolarmente tesa e impegnativa, a momenti di euforia, si alternavano attimi di depressione, anche perché Dea da ore non dava più segni di presenza nella zona delle ricerche, lasciando pensare che impaurita fosse fuggita in un altro cunicolo o nella peggiore delle ipotesi, che non avesse retto ad una prova così terribile.
Poi, dopo 5 giorni finalmente la luce, quella delle fotocellule accese per continuare a lavorare anche di notte. Alle 21.40, infatti, Dea è stata tratta in salvo ed è stata per tutti una grandissima festa, la commozione, per il padrone che non si aspettava tanta solidarietà, è stata forte. Ecco, queste sono le storie che vorrei sentire, quelle che raccontano l’amicizia e l’amore tra l’uomo e gli animali.