Gatti sotterrati vivi da tre bambine tra gli 8 ed i 10 anni. Un orrore che si è evitato per poco, grazie all’intervento di alcuni adulti. E’ accaduto nei giorni scorsi ad Ascoli Piceno e le giovani protagoniste si sono giustificate dicendo che era un gioco! Una sgridata e via. Ma avranno capito la gravità del loro gesto? Purtroppo questo non è che l’ultimo di una lunga serie di maltrattamenti di animali che vengono perpetrati da ragazzini. Non è storia nuova, ma pare che si stia proprio perdendo il senno.
L’Aidaa (Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente), solo nei primi nove mesi dell’anno in corso ha ricevuto più di duecento segnalazioni al riguardo, ma secondo stime più concrete sono almeno 400 gli animali uccisi da bambini tra gli 8 ed i 14 anni:
“La quasi totalità dei casi vede coinvolti cani o gatti e le segnalazioni arrivano dal centro-sud Italia, essenzialmente da Sicilia, Calabria e Puglia ma anche da Marche e Lazio, ma non mancano anche segnalazioni di cani seviziati nelle regioni del centro-nord. I casi di cui stiamo parlando riguardano atti di crudeltà efferata che nella stragrande maggioranza dei casi portano alla morte tra atroci sofferenze dell’animale. Tra le vittime preferite cuccioli di cani randagi e gattini”.
La legge sui maltrattamenti degli animali esiste, ma data l’età dei protagonisti non è prevista un’applicazione. Allora chi è responsabile? Forse la mancanza di educazione al rispetto degli animali dovrebbe essere perseguita nei confronti dei genitori di questi bambini. Insegnare al proprio figlio a convivere ed avere la giusta considerazione dei pets significa dargli l’opportunità di un corretto confronto anche con i coetanei, con gli amici, il proprio prossimo. In altri casi i genitori sono stati riconosciuti responsabili per i figli. Perché in questo caso no?
Rimane il fatto che la cosa migliore è l’educazione e la prevenzione. In questo senso i quaderni della Lav come progetto scolastico sono importanti. La mia bimpa ha 9 anni e nei giorni scorsi a scuola hanno parlato della dichiarazione internazionale dei diritti sull’infanzia. Gli darò da portare in classe anche la dichiarazione dei diritti degli animali. Fatelo anche voi, ma soprattutto a casa, date l’esempio!