La Leucemia felina è, come dice il nome, una forma di cancro che provoca un aumento della produzione di leucociti ed è provocata da un virus. Il Virus della Leucemia Felina (FeLV) appartiene alla famiglia dei retrovirus, come quello dell’immunodeficienza felina (FIV ) o umana (HIV). Va subito detto però che nonostante questa ed altre correlazioni, comprese le malattie secondarie che sviluppano, i due virus non vanno confusi. La FeLV non è molto diffusa come patologia tra i gatti: negli Stati Uniti, si stima che ne soffrano il 2% dei mici. Non per questo bisogna abbassare la guardia. Cerchiamo di capire dunque come si sviluppa o si può prevenire questo virus.
Come avviene il contagio della Leucemia Felina (FeLV)?
I gatti infetti trasmettono il virus ai sani. L’agente infettivo si diffonde in quantità molto alta nella saliva e nelle secrezioni nasali, ma anche nelle urine, feci, nel latte di mamma gatta o tramite placenta prima della nascita. Il contatto con questi liquidi, attraverso un morso, l’uso delle ciotole comuni e similari, possono favorire il contagio. Nella maggior parte dei casi serve un contatto diretto, perché il Virus Felino, non resiste a lungo in ambiente domestico, fuori dall’organismo del gatto, solo poche ore. Più lunga la sua sopravvivenza in caso di presenza in sostanze organiche come le feci . Una nota positiva è che tale virus sembra essere sensibile ai normali detergenti come la candeggina. Il Virus della Leucemia Felina non può essere trasmesso all’essere umano o altri animali.
Come si sviluppa la Leucemia Felina
Una volta avvenuto il contagio, il virus si installa nel midollo osseo del nostro amico a quattro zampe. Spesso il sistema immunitario fa il suo dovere e riesce a tenere la malattia sotto controllo, i sintomi scompaiono da soli in pochi giorni. In alcuni casi si riesce addirittura ad eliminarlo dal sangue. Più in generale il virus rimane latente, innocuo, fermo restando che in caso di un peggioramento della salute del gatto può tornare a “risvegliarsi”. E’ un po come accade col virus della varicella nell’uomo. Se un gatto è molto giovane o anziano o se si trova in una altra situazione che comporta un sistema immunitario debole, l’infezione può invece diffondersi da subito nell’organismo. In particolare i retrovirus si moltiplicano, “replicano” e si attaccano alle cellule sane modificandole. Nella migliore delle ipotesi danneggiano i leucociti (globuli bianchi), i soldati del sistema immunitario. In questi casi il gatto diventa immunosoppresso e dunque più soggetto ad infezioni banali o pericolose che possono mettere a repentaglio la loro vita. Nell’ipotesi peggiore invece il virus in questione sviluppa cellule leucocitarie cancerose, ovvero la leucemia. E qui la prognosi è infausta.
I sintomi da infezione da FeLV , la Leucemia felina
Durante le prime fasi dell’infezione, i sintomi sono molto generici, comuni ad altre 1000 malattie infettive dei gatti. Tuttavia se determinati sintomi, nel corso del tempo (settimane o anni) si mostrano con ricorrenza o si manifestano improvvisamente è opportuno pensare anche alla Leucemia felina. Quali sono dinque i segni della malattia?
- Perdita di appetito
- Perdita di peso lenta ma progressiva
- Pelo rovinato
- Ingrossamento dei linfonodi
- Febbre persistente
- Gengive e mucose pallide
- L’infiammazione delle gengive (gengivite) e bocca (stomatite)
- Infezioni della pelle, vescica e delle vie respiratorie superiori
- Diarrea persistente
- Convulsioni, cambiamenti di comportamento ed altri disturbi neurologici
- Varie patologie oculari
- Nella femmina di gatto non sterilizzata si può assistere ad aborti spontanei
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