11 Settembre 2001. Dieci anni fa in queste ore gli attacchi terroristici agli Stati Uniti. Vi abbiamo lungamente parlato dei cani eroi dell’11/9, ma del drammatico evento, se non altro come vittime o spettatori sono stati partecipi anche altri animali. I gatti ad esempio. Come hanno reagito? In che modo avranno affrontato la polvere ed il caos di quei giorni? Siamo abituati a vedere i nostri mici muoversi sinuosamente e con calma nei loro spazi, passare da un divano ad un tiragraffi con estrema nonchalance, qualunque cosa accada. Ed in quelle ore?
Difficilmente i gatti per loro indole e caratteristiche possono diventare protagonisti di salvataggi come i cani, ma le storie che ho trovato sui felini dell’11 settembre a New York, descrivono la loro capacità di adattamento e confermano che hanno qualche “vita” in più da gestire. Il primo caso che voglio raccontarvi è quello di Precious, uno stupendo gatto Persiano bianco. Viveva con i suoi proprietari in un appartamento in prossimità delle Torri Gemelle e al momento del disastro era solo in casa. L’edificio ne è risultato gravemente danneggiato e la signora Kerr e suo marito avevano perso ogni speranza di ritrovare l’animale vivo. Lo credevano sepolto sotto le macerie. Invece dopo molti giorni, con il suo insistente miagolio è riuscito a farsi individuare dai soccorritori e a farsi trarre in salvo grazie ad uno dei cani eroi: 18 giorni senza mangiare e bere aveva perso due chili, era sporco, disidratato, ferito agli occhi e con le zampe ustionate, ma vivo! In breve con le coccole e pasti sfiziosi si è adeguatamente ripreso.
L’altra storia riguarda addirittura una famigliola. In realtà la ricordo da quei tempi e non so se è una leggenda metropolitana (ma ne ho trovato traccia online): dopo molto tempo, sotto le macerie del World Trace Center, in un cestino di tovaglioli, in quello che rimaneva di un ristorante tra le macerie, sono stati trovati 3 micini, accuditi da mamma gatta che nel frattempo li aveva messi al mondo. La vita continua, nonostante tutto.