Quando vediamo un gatto grattarsi la prima cosa che pensiamo è che il micio abbia le pulci; premesso che per i gatti grattarsi è normale, e che lo fanno anche solo in risposta ad uno stimolo pruriginoso generico,vediamo cosa fare se il nostro felino è stato attaccato dalle pulci.
Le pulci sono dei parassiti che si nutrono del sangue dell’ospitante e che si riproducono molto velocemente: basti pensare che ogni femmina può deporre fino a 50 uova al giorno. Se l’animale è stato attaccato dalle pulci inizierà a grattarsi con insistenza, ma essendo molto piccole, l’unico modo per scoprire se il gatto è stato infettato è usare una lente di ingrandimento; sollevate il pelo del micio e cercate questi parassiti lunghi circa 2 millimetri di colore rosso marrone, oppure verificate la presenza di puntini neri simili a granelli di sabbia, che sono gli escrementi delle pulci.
L’infestazione da parte delle pulci, oltre a provocare importanti dermatiti, può trasmettere al gatto un verme piatto che si chiama tenia, ovvero un parassita che crea problemi a livello intestinale; accorgersi della presenza della tenia è possibile solo mano a mano che viene espulsa attraverso le feci perché vi si potranno notare dei frammenti biancastri.
Eliminare questi le pulci a mano è molto difficile, anzi: è praticamente impossibile, quindi affidatevi a prodotti specifici antipulci ad uso esterno come spray, fialette, shampoo o fialette e a farmaci che ne impediscano la proliferazione. Attenzione ai collari antipulci, che oltre a rovinare il mantello possono essere pericolosi; le soluzioni migliori sono tra gli antiparassitari sono le fialette perché sono di facile applicazione e non infastidiscono né spaventano il gatto.
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