Lo stilista inglese Alexander McQueen, scomparso un anno e mezzo fa e famosissimo in tutto il mondo, ha voluto lasciare 50 mila sterline, pari a circa 56mila euro dei suoi 18 milioni di eredità, ai suoi amati cani, che lo hanno seguito ed accompagnato per buona parte della sua vita. I soldi sono stati versati in un fondo fiduciario per assistere i suoi tre cani, Minter, Juice e Callum, fino alla fine dei loro giorni. Un gesto inconsueto cui ormai siamo abituati, dato che sono in molti a scegliere di destinare il proprio denaro ad un animale, fedele amico e compagno di una vita insieme.
La stessa cifra andrà anche ai nipoti ed ai suoi due domestici, Marlene e Cesar Garcia, per averlo aiutato ed assistito nei momenti di difficoltà: altro denaro è stato poi devoluto in fondazioni benefiche, sempe in favore degli animali abbandonati, come la Battersea Dogs and Cats Home di Londra, cui sono state devolute ben cento mila sterline e la Blue Cross Animal Welfare Charity. Insomma, lo stilista ha avuto attenzioni non solo per i suoi tre beniamini ma anche per le migliaia di cani abbandonati londinesi, che grazie al suo gesto si spera possano avere un pasto e coperte calde per affrontare il duro invece.
Nella lettera che gli agenti di polizia trovarono, al momento della scoperta del cadavere impiccato dello stilista, ucciso dalla depressione, vi era scritto Abbiate cura dei miei cani, mi dispiace, vi amo. Anche in Italia vi sono stati molti casi in cui animali hanno ereditato cifre consistenti: in un sondaggio condotto da Aidaa risultava che ben il 43% degli italiani ha pensato almeno una volta di lasciare tutto in eredità al cane o al gatto di casa. Infine solo il 6% degli intervistati intende lasciare tutta o parte dell’eredità ad un tutore che si prenda cura del proprio cane o gatto.
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