Foto di cani famosi per il loro coraggio, la loro lealtà e per imprese memorabili, più o meno eroiche. Cari amici di Tuttozampe, proseguiamo il nostro viaggio alla ricerca di pelosi che in fedeltà, caparbietà e pazienza non hanno nulla da invidiare, piuttosto da insegnare, a noi bipedi. Ieri abbiamo ricordato, tra gli altri, Laika, la cagnetta spedita nello spazio e morta perché non era previsto un piano di ritorno, ed Hachiko, un Akita Inu che ha commosso il mondo aspettando il padrone in stazione ogni giorno e per anni dopo la sua morte, di recente riportato alla ribalta per il film a lui ispirato che ha per protagonista Richard Gere nei panni del proprietario: Hachiko, a dog’s story. Oggi rispolvereremo altri formidabili cani dall’oblio della storia.
Quello nella foto in homepage è il sergente Stubby, no, non è un grado affibbiatogli scherzosamente: questo Pit Bull è stato davvero promosso sergente, durante la Prima Guerra Mondiale, per via dei suoi meriti sul campo di battaglia in Francia, a fianco della fanteria americana. L’unità di Stubby era stata attaccata con del gas, ma il suo fiuto ha permesso ai soldati di indossare in tempo le maschere, salvandosi dall’agguato. La promozione a sergente è arrivata però quando ha fiutato una spia tedesca. Inoltre, il valoroso cane si è distinto per numerose altre operazioni di ricerca e salvataggio.
Eroe dei nostri giorni, un cane sfuggito nel marzo scorso allo tsunami giapponese, rimasto a vegliare il compagno ferito ed allontanando, con fare protettivo, chiunque si avvicinasse. I soccorritori sono riusciti a calmarlo ed a salvare entrambi i cani, la sua fedeltà al compagno nella tragedia ha commosso il mondo.
Sempre a proposito di terremoti e calamità naturali, quella nella foto sopra è la statua di Mancs (che significa zampa), membro dello Spider Special Rescue Team di Miskolc, in Ungheria. Questo cane, morto nel 2006, ha girato il mondo con la sua squadra di salvataggio, aiutando nella ricerca delle vittime dopo un terremoto. Grazie ad un acuto senso dell’olfatto ed a segnali inequivocabili, riusciva a comunicare ai soccorritori se c’era qualcuno ancora vivo sotto le macerie, fornendo indicazioni a dir poco vitali e preziose per il ritrovamento. La statua in suo onore fu eretta nel 2004 a Miskolc, ben due anni prima della sua morte: un eroe così andava celebrato subito, siamo d’accordo!
[Fonte: MNN]
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