Un coniglio senza orecchie a Fukushima, spunta un video in rete che accende dubbi e polemiche soprattutto perché potrebbe trattarsi di una bufala, come spesso accade in questi casi quando, tramite You Tube, si cerca una facile audience sfruttando i temi caldi e la paure latenti del momento.
Le probabilità di deformazioni animali nelle aree contaminate non sono certo improbabili, tutt’altro. Gli animali rimasti nelle aree evacuate dalla popolazione, oltre alla fame e agli stenti e alla solitudine per quanto riguarda cani, gatti e altri pets, sono esposti al rischio di subire profondi danni dovuti al tasso elevato di radiazioni imputabile alle numerose fughe radioattive dalla centrale in avaria.
Ad ogni modo, il filmato in questione è stato subito messo alla gogna dagli scettici. Innanzitutto, fanno notare i dubbiosi, non c’è alcuna prova che questo coniglio senza orecchie si trovi effettivamente in un villaggio nei pressi di Fukushima, nella zona contaminata, dove tutto, dal terreno all’aria all’acqua è impregnato di radiazioni tossiche, a livelli potenzialmente pericolosi.
Secondo, fa notare qualcun altro, potrebbe trattarsi di malformazioni dovute all’albinismo di cui, a prima vista, pare soffrire l’animale. Una condizione comune agli umani e agli animali che gli esperti dicono potrebbe aver causato l’anomalia.
Sono tutte ipotesi al momento. Anche il titolo del video, piuttosto melodrammatico, farebbe pensare ad una bufala inserita in rete per diventare tormentone ed allarmare il mondo sugli effetti del nucleare. Certo, se si tratta di uno scherzo, i giapponesi non l’hanno presa bene, angosciati, giustamente, come sono, dalla possibilità, affatto remota, che le radiazioni provochino danni ai feti, minaccino le gravidanze delle future mamme e generino mutazioni in animali e bambini come avvenne nel 1986 nell’ormai tristemente nota tragedia nucleare di Chernobyl, in Ucraina.
Il coniglio senza orecchie viene spacciato per la prima vittima di malformazioni di Fukushima. Vero o no che sia, a queste parole e solo a leggere questa premessa, il mondo intero ha avuto paura.
[Fonte: Ilmattino]