Gli animali sono fedeli, ci sopportano e ci amano in maniera incondizionata, sono leali: tutte cose che chi possiede un animale domestico sa bene. Ma ora tutto ciò potrebbe avere anche una base scientifica, grazie agli studi del professor Marc Bekoff, docente di Biologia all’Università di Boulder, in Colorado e fondatore del Ethologist For Ethical Treatment Of Animals. Quest’ultimo è un progetto che intende dimostrare, soprattutto a coloro che sono scettici e bollano ogni credenza di etica animale come mera convinzione animalista, che anche gli animali provano emozioni!
Infatti cani e gatti, e tutti gli animali in generale, hanno un’area del cervello preposta a ricevere e catalogare le emozioni, proprio come accade per il cervello umano. Grazie a questi studi condotti sugli animali, il professore ha scoperto che gli animali sono dotati di grande intelligenza e di una certa flessibilità comportamentale. Secondo quanto dedotto da Bekoff, la scienza dovrebbe interrogarsi su tali risultati e ridimensionare quelle che sono state fino ad ora le credenze sugli animali e sul loro ruolo sociale.
Bekoff nel suo studio afferma con certezza che gli animali sono dotati di una profonda moralità basata su altruismo, lealtà, compassione, capacità di consolazione e perdono: tutto ciò è stato quindi pubblicato nel suo libro, La vita morale degli animali, dove si indicano con precisione gli schemi cerebrali e i substrati neurochimici tipici del sentimento amoroso, identico nell’uomo e nell’animale. Questo proverebbe come anche gli animali siano capaci di provare delle emozioni complesse. Nel libro si legge:
La moralità è un insieme di comportamenti correlati e indirizzati verso gli altri. Non vi è alcuno scarto morale tra gli esseri umani e le altre specie. La moralità è un tratto evolutivo che noi dividiamo con gli altri mammiferi sociali, che hanno capacità cognitive avanzate, oltre che l’abilità di prendere decisioni basate sulla percezione del passato e del futuro. Ad esempio nello zoo di Arnhem, in Olanda, gli scimpanzé sgridano quelli che arrivano in ritardo per il pasto, perché nessuno può mangiare se tutti non sono presenti.
Gli animali possono comportarsi bene o male, ma non c’è in loro la malvagità dell’uomo. Non hanno il tempo né il lusso di essere così crudeli. Le emozioni degli animali ci impongono di ripensare radicalmente al rapporto in cui ci relazioniamo con loro e alle nostre responsabilità nei loro confronti.