Cani e gatti: gli animali domestici per eccellenza, certamente quelli più diffusi nelle nostre case. Negli ultimi anni si sta assistendo però ad un vertiginoso aumento dei pets non convenzionali: furetti, rettili, anfibi, conigli, uccelli, pesci.
Animali da affezione a cui ci si riferisce con il termine di esotici, a sottolinearne non tanto la lontana provenienza quanto piuttosto la presenza non abituale e non datata nelle famiglie.
Di animali esotici, della loro cura, salute, sorte e del loro futuro si occupa l’AAE, l’Associazione Animali Esotici che cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gestione più adeguata di queste specie oltre che di mettere in guardia sui rischi correlati alla detenzione e all’adozione di rettili, anfibi, roditori. Alcune specie, per l’AAE, non andrebbero nemmeno acquistate. Vediamo di capire perché.
E’ un dato di fatto che gli animali esotici stiano entrando nelle nostre vite e nelle nostre case. Ma come vengono trattati? Si è preparati a farli vivere bene? Se ne conoscono la provenienza, le esigenze, le peculiarità, i bisogni reali?
Secondo l’AAE purtroppo no. Anzi, spesso si lasciano vivere rinchiusi tutto il tempo in una gabbia, li si alimenta con cibi non adatti alla loro dieta con il rischio di procurargli disturbi e malattie fatali. Per non parlare del fatto che, per arrivare nei negozi, spesso sono sottoposti a lunghi viaggi che li strapazzano, in condizioni a dir poco pietose.
A differenza di quanto accade per cani e gatti, i soprusi ai danni di queste povere bestiole sono ingiustamente sottovalutati, quasi come se non soffrissero o se avessero una sensibilità minore. Ma non è affatto così.
Volete comprare un coniglio nano? Sapete da dove viene? Spesso i conigli nani usati a scopo riproduttivo vengono trattati come macchine sforna-cuccioli e soppressi quando il loro tasso di fecondità subisce un calo. Un altro esempio che fa l’associazione è quello dei furetti: pensate che negli States la principale ditta che alleva furetti da compagnia è la stessa che rifornisce di cavie i laboratori. Molti furetti provengono da allevamenti intensivi, vengono sterilizzati troppo presto e così sono a più alto rischio di tumore delle ghiandole surrenali.
Parliamo dei criceti: in natura fanno migliaia di chilometri ogni notte per rifornirsi di cibo. E in casa? Vivono spesso isterici, confinati in gabbie minuscole. Sono solo alcuni esempi, torneremo a parlarne domani, per evidenziare quanto sia importante, nell’adottare un animale esotico, rispettare una norma semplice quanto vitale: non farli vivere in condizioni che sono incompatibili con la loro natura.
[Fonte: AAE]
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