L’anagrafe canina, ormai presente obbligatoriamente in tutti i comuni italiani, è un semplice sistema di registrazione dei cani presenti in tutto il territorio nazionale: è stata istituita con la Legge regionale 20 gennaio del 1997 poi successivamente modificata. Il sistema dell’anagrafe canina è informatizzato: è il proprietario del cane a doversi attivare per poter registrare il proprio amico a quattro zampe tempestivamente.
Il cane deve essere registrato presso l’ufficio dell’anagrafe canina in modo da poterlo identificare associandolo al padrone: in sostanza il cane è individuato attraverso razza, sesso, colore ed i tratti salienti, un codice numerico presente in un microchip inoculato sottocute all’animale ed il padrone, cui il codice fa riferimento. Il proprietario o il detentore di un cane deve provvedere a far identificare e registrare l’animale a partire dal secondo mese di vita con l’applicazione del microchip, che deve avvenire ad opera esclusiva del veterinario.
Dopo l’applicazione del microchip il padrone del cane deve effettuare la registrazione nell’anagrafe canina degli animali, al termine della quale verrà rilasciato un certificato di iscrizione che dovrà accompagnare l’animale per tutta la vita, anche ad esempio in caso di passaggio di proprietà. L’iscrizione all’anagrafe canina è estremamente importante in quanto permetterà di risalire al proprietario del cane in caso di smarrimento (o di abbandono): un servizio innovativo ed indispensabile per la tranquillità dei nostri amici animali e dei padroni e per ridurre il fenomeno dell’abbandono.
All’anagrafe canina andrà anche segnalato il decesso del cane, immediatamente con il mezzo di comunicazione più veloce, cui seguirà entro tre giorni comunicazione scritta che necessita di conferma entro cinque giorni dall’evento: se tali tempistiche non vengono rispettate si rischia di incorrere in una sanzione pecuniaria pari ad una multa da € 77,47 a € 232,40 per la mancata iscrizione o non segnalazione di morte, scomparsa o trasferimento e non segnalazione di trasferimento da altra Regione.
All’anagrafe canina sono anche registrati i cani randagi e quelli ospitati nelle strutture di ricovero, in modo che l’adozione sia anche più semplice ed incentivata in quanto l’animale è già iscritto ed a posto con il microchip! Infine nel caso in cui una persona non sia più in grado di occuparsi del cane e decida di rinunciare alla proprietà o alla detenzione, deve darne immediata comunicazione all’anagrafe canina del Comune di residenza che ne disporrà poi il trasferimento nelle strutture di ricovero.
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