Chi non conosce la caratteristica forse più interessante e curiosa che possiedono i gatti e, cioè, la capacità di ritrovare sempre o quasi, la strada di casa? Di storie intorno a tale fenomeno ne esistono migliaia. Nel corso dei secoli, i padroni dei mici hanno provato in tutti i modi ad allontanarli dalla propria abitazione quando non potevano allevarli, a volte anche con metodi non proprio ortodossi.
Qualcuno ha tentato di consumare chilometri con la propria auto e il felino al seguito, ma questi è tornato con il tempo indietro, altri lo hanno chiuso in una scatola per impedirgli di vedere il percorso, non rendendosi conto che il fiuto è un’arma potentissima negli amici a quattro zampe. Il risultato, però, è stato sempre il medesimo.
Un gatto che ritorna nel territorio che considera il proprio, non ha paura delle distanza quello che cambierà, ovviamente, sarà solo il tempo che impiegherà a ripercorrere l’itinerario giusto. La stessa comunità scientifica non sa spiegare perfettamente come possa avvenire tale fenomeno, ma qualunque gatto conosce sempre la strada di casa. Questo rende più credibile la tesi di capacità extrasensoriali notevoli dei nostri amici a quattro zampe.
Secondo il veterinario Micheal W. Fox, sembra che i mici possano “leggere” la luce del sole, traducendola, in base all’inclinazione della luce solare e alla polarizzazione. Un concetto complesso soprattutto se a questo si aggiunge anche un preciso calcolo legato a ore del giorno e alle stagioni. Una teoria, però, ormai datata che non è accettata in buona parte dagli scienziati. Questo perchè non sarebbe spiegabile allora, come mai, i mici ciechi, sordi o con altri problemi fisici riescano allo stesso modo a tornare dal proprio padrone. A questo punto non sembra si tratti di un organo di senso particolarmente sviluppato ma di un dono che sfugge alla capacità di comprensione umana e che rende il gatto un essere davvero unico al mondo.