La loro storia aveva fatto il giro del mondo e non soltanto i romantici si erano appassionati alla vicenda dei due leoni innamorati da 21 anni. Eppure al’inizio la loro amicizia era stata burrascosa e poi dalla diffidenza erano diventati, piano piano, inseparabili. La coppia era praticamente inossidabile, da far invidia davvero a qualunque specie e, negli ultimi tempi che Juma si era ammalato, nessuno aveva provato a dividerlo dalla sua compagna, che pure aveva sentito l’avvicinarsi della tragedia.
Non lo lasciava mai un secondo e vegliava su di lui con tanto affetto, soprattutto negli ultimi tempi quando non riusciva più a muoversi. Alla fine, il veterinario è dovuto intervenire per fermare tanta sofferenza e la compagna ha dovuto farsene una ragione.
Adesso Shiba è rinchiusa nel suo dolore non vuole mangiare e neppure uscire dalla gabbia, ma presto dovrebbe riprendersi quando avrà eleborato il dispiacere. I due leoni dello zoo di Pittsburgh che hanno vissuto oltre due decenni insieme, si sono sempre fatti compagnia come amanti fedeli aiutandosi in tutti i momenti di bisogno e ora lei è rimasta sola. A Juma è stata praticata l’eutanasia, indispensabile di fronte ad una terribile demenza felina che lo aveva colpito anni fa e a cui erano seguite altre dolorose patologie. Era comunque piuttosto anziano. Una scelta non facile ma necessaria come si legge adesso sul blog dello zoo di Pittsburg, dove è scritto: “Juma se n’è andato. Nell’ultimo anno ha sofferto di varie malattie legate all’età, fra cui la demenza felina, al punto che spesso sembrava non ricordare nemmeno dove si trovasse e vagava come se si fosse perso e con l’aggravarsi dei sintomi, anche il suo appetito diminuiva e neppure il suo cibo preferito, come il tacchino, lo spingeva a mangiare. Sapevamo che la sua qualità di vita sarebbe continuata a peggiorare e che le sue sofferenze sarebbero aumentate, per questo motivo, dopo una dolorosa e attenta valutazione, abbiamo deciso di sopprimerlo”. Queste le parone della dottoressa Stephanie James.
Un tempo era era una delle attrazioni preferite dello zoo perché adorava mettersi in posa per i visitatori e ruggire verso di loro. Era così regale da essere conosciuto come il “re leone”, lo stesso che il tempo ha spento per sempre.