Stritola il criceto con una mano: rischia cinque anni di carcere

Siamo a New York nel quartiere di Brooklyn, è bastato un litigio tra fratelli per porre fine alla vita di un povero animaletto indifeso.

Evidentemente non scorre buon sangue tra i due fratelli, prima si sono incolpati a vicenda sottolineando l’intenzionalità di torturare ed uccidere un povero piccolo criceto. A detta di uno dei fratelli Smith, è questo il cognome dei due ragazzi, il criceto al momento della morte si trovava dietro una palla.
La rabbia del litigio ha fatto calciare la palla che ha schiacciato l’incolpevole vittima, motivo per cui il fratello che ha colpito il pallone non poteva sapere che l’animaletto sarebbe finito schiacciato contro al muro.

La diciannovenne Monique Smith ha dovuto attingere alla sua più recondita fantasia dato che dopo aver raccolto il piccolo animale l’ha sbattuto in terra, tirato i baffi e infine stritolato con la mano prima di gettarlo in strada dalla finestra.

La madre ha tentato di fare da pacere e insabbiare la vicenda ma uno dei fratelli è andato a denunciare la sorella all’associazione di protezione degli animali ASPA. A differenza ch enel nostro paese è partito l’iter giudiziario che ha portato alla libertà di Monique dietro pagamento di una cauzione.

Non finisce qui, ora l’irrispettosa ragazza delle vite altrui sarà costretta ad affrontare un processo che potrebbe portarla dietro le sbarre per ben cinque anni. La questione è ritenuta talmente seria che il corpo esanime del criceto è stato sottoposto ad un esame autoptico dal quale ne derivano gravi lesioni dovute al comportamento della ragazza. La “furba” Monique però è rimasta incinta probabilmente sperando che questo fatto le faccia evitare il carcere.

Una brutta storia che si poteva evitare, l’unico fatto positivo è la serietà con cui è stato preso l’omicidio di un animale la cui vita non ha nulla di meno rispetto alla nostra, un segno di civiltà dall’America che noi in Italia ci sogniamo.

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