Cane unico a Shanghai, ora è legge

Inizio l’articolo con una foto stupenda del National Geographic che ritrae due abitanti di Shanghai, un uomo seduto su una sedia e un cane che sbadiglia, i cinesi dovranno abituarsi a questa immagine: d’ora in avanti qualsiasi abitante della città più popolosa della Cina avrà il diritto di possedere un solo cane.

Avevamo trattato questo argomento in un articolo di novembre, dal 15 Maggio entrerà in vigore la legge del cane unico, la città di Shanghai ha dovuto adottare la politica del cane unico per controllare il numero di animali domestici,  basta pensare ai 20 milioni di abitanti per capirne il motivo.

Ogni famiglia dovrà avere al massimo un solo cane, le famiglie che già hanno adottato più di un peloso potranno tenerli, mentre per i cuccioli che nasceranno ci sarà una sorta di “richiamo” e verranno ceduti a un’agenzia del governo o a una famiglia che non ne possiede prima che il cucciolo abbia compiuto i tre mesi. Vengono vietati alcuni tipi di cani: mastini tibetani, cani lupo e bulldog.

La legge non è nata solo per controllare la crescita demografica dei quattro zampe ma per una questione di sicurezza, avere i cani registrati sotto controllo secondo il governo cinese permetterà di diminuire le aggressioni, secondo i dati ufficiali sono attualmente presenti 140.000 cani, che, aggiunti a quelli non registrati sarebbero almeno 5 volte tanti. Solamente nel 2010 la polizia ha raccolto 140.000 denunce di persone attaccate dai cani, 40.000 in più rispetto al 2006.

Questo modo di risolvere i problemi ricorda la “legge del figlio unico” voluta trent’anni fa dalla Cina comunista, anche se meno severa rispetto il passato è in vigore e viene applicata, secondo la Commissione nazionale, se la legge non fosse stata varata oggi si conterebbero 400 milioni di abitanti in più.

L’importante è che la Cina non si chiuda ai pets e continui a rispettare gli animali, come abbiamo visto in altri articoli il popolo cinese sta maturando e cambiando profondamente il rapporto con i quattro zampe.

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