Una storia portata alla luce dall’AIDAA e che ci ha colpito, quella di Lady Micia Trentatossi, gatta di Opera con una voce da soprano giunta alla veneranda età di 23 primavere con ancora tanta voglia di vivere, malgrado gli affanni degli anni non le consentano di avere la stessa prontezza fisica e la facciano sentire spesso smarrita e fragile.
E’ proprio in questi momenti di debolezza, al risveglio dai suoi sonnellini, che Micia, che probabilmente è la gatta più vecchia d’Italia, si sveglia in preda al panico e piange perché la memoria la inganna e non sa più dove si trova.
Così invoca a gran voce soccorsi, le coccole del proprietario che accorre e la tiene in braccio, accarezzandola e stringendola a sé finché i lamenti non si placano e nonna gatta si sente nuovamente al sicuro e protetta ritrovando i suoi punti di riferimento.
Il pianto di Micia, però, non è molto gradito dagli altri condomini che si sono lamentati, solo verbalmente, con i proprietari del gatto. Molto allarmati al pensiero che queste rimostranze continuino per vie legali con una denuncia per schiamazzi, questi hanno scritto all’AIDAA che ha immediatamente garantito assistenza legale in caso si verifichi quest’evenienza, anche se la possibilià appare abbastanza remota dal momento che la protesta dei vicini è stata piuttosto pacata.
Spiega Lorenzo Croce, presidente nazionale dell’associazione che ha fondato il Tribunale degli animali:
La storia di Lady micia ci ha commosso. […] Invitiamo i vicini di Lady Micia a una maggiore tolleranza, del resto la gatta è davvero anziana e a lei si deve lo stesso rispetto che si deve alle vecchie signore anche se a volte paiono un poco strane nei loro atteggiamenti e nel caso specifico della gatta i miagolii sono solo il suo modo di farsi sentire per attirare l’attenzione ed essere coccolata. Qui si ha la prova che quando si dice che i vecchietti tornano un poco bambini con il passare degli anni il detto non vale solo per gli umani ma anche per i nostri amici pelosi a quattro zampe.