Già a partire dai tre mesi di vita, un cucciolo diventa piano piano sempre più autonomo: cerca in tal modo di usare i sensi e di coordinare i movimenti. Questi ultimi dapprima un pò goffi, lo renderanno con il trascorrere dei giorni sempre più fiero e sicuro di se stesso. Il gioco, in questa fase, è molto importante praticamente sin da subito e il padrone che vuole insegnargli a dare la zampa, è in tali settimane che può comiciare a provare a mostrarglielo, visto che si tratta di un movimento abbastanza presente nel suo patrimonio genetico.
Quello che incuriosisce di più, però, e che conferma l’estrema intelligenza degli animali, in particolare dei cani, è la capacità di apprendimento e con il giusto affetto, una buona dose di coccole e altrettanta pazienza, riuscirà ad imparare moltissime cose. Addirittura, in queste fasi il pet sembra persino più intelligente dell’uomo, per la sua estrema capacità di adattarsi all’ambiente che si trova di fronte.
Proprio come succede ai bambini piccoli, se si trova, invece, in condizioni di malnutrizione o di maltrattamento, il suo sviluppo fisico e mentale sarà ritardato e ne soffrirà per tutta la vita. La vita dei cani è , in genere, abbastanza breve e per tal motivo i cuccioli devono conquistare la loro autonomia abbastanza velocemente, proprio per essere capaci sin da subito di sopravvivere. L’inverno successivo alla loro nascita, insomma, non dovranno assolutamente più avere bisogno di nessuno per il sostentamento.
Per questo non sorprende se già da piccolo il cane riesce, ad esempio, a guidare il gregge, oppure se può essere in grado di accompagnare un cieco o, ancora, di fiutare la droga.E’ chiaro, quindi, che come avviene per i ragazzi nei primi anni di vita, un pet deve sviluppare assolutamente tutte le sue caratteristiche subito e, se cattive condizioni di vita, lo metteranno alla prova in questo senso, sarà davvero molto difficile per lui recuperare il tempo perso e ne pagherà le conseguenze per tutto il resto della sua vita.