Video che mandano in scena gente stupida che maltratta gli animali e che raccolgono migliaia di clic, la maggior parte indignati per fortuna, ma che fanno pur sempre il gioco di chi li carica, ne abbiamo visto, ahinoi, molti tristi esempi negli ultimi mesi.
Oggi l’associazione più impegnata per la difesa dei diritti degli animali in Italia, l’Aidaa, lancia un altro allarme, non meno sentito da noi di Tuttozampe: quello del proliferare di giochi, in rete, che istigano all’uso della violenza su cani e gatti, aumentando il fenomeno reale dei maltrattamenti per emulazione delle sevizie virtuali.
L’Aidaa spiega che ogni giorno all’associazione giungono dedicine di segnalazioni su giochi cruenti in cui le vittime sono proprio i nostri amici a quattro zampe.
Si va, e ci vengono i brividi, da applicazioni killer che spiegano come riuscire ad uccidere un gatto, ad altrettanto diseducativi, stupidi, studipissimi, giochi in cui si insegna ad investire un cane con un camion o con un’auto.
Ricorderete tutti il gatto Virgola dello spot delle suonerie dei cellulari, lo spot è abbastanza fastidioso, ma creare applicazioni del tipo “Uccidi il gatto Virgola” è controproducente perché potrebbe spingere menti malate a non avvertire la figurazione e a perpetrare violenze sui mici in carne ed ossa. Anche perché gli sviluppatori ci vanno piuttosto pesante con le parole ed è tutt’altro che un giochino ironico, visto che finisce Virgola a colpi di fucile:
Pensi solo una cosa. Gatto di m… mi ha rotto voglio vederti morto. Clicca qui per ucciderlo.
Ci spiega Lorenzo Croce, presidente di Aidaa, che arrivano tantissime segnalazioni di torture su animali ad opera di giovanissimi. Che i videogiochi poco animal-friendly siano implicati non c’è alcun dubbio:
Crediamo sia il caso di evitare di incentivare questo spirito violento attraverso questi giochi che presentano vere e proprie forme di violenza virtuale che può essere però un incentivo alla violenza reale. Aidaa sta raccogliendo le segnalazioni per poter presentare una denuncia contro i gestori dei siti che ospitano questi giochi se gli stessi non decideranno di cancellarli di spontanea volontà, è l’appello di Croce.
Misura che ci trova assolutamente d’accordo.