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Paolo, il dog sitter dei vip Torinesi

Dog Sitter

Ho avuto l’occasione di fare il dogsitter ma non l’ho mai vista come una possibile professione, Paolo di Crescentino è riuscito a trasformarla in un lavoro che gli permette di passare la giornata con tanti amici a quattro zampe.

La storia di Paolo Roggero inizia a Torino nel 2003, un cuoco disoccupato in cerca di lavoro venne folgorato da un’idea durante una passeggiata con il suo amico quadrupede Sultan, il suo Labrador.

Una signora, conosciuta in un parco nell’area per cani, gli chiese se poteva badare al suo cane, il potere del passaparola ha fatto il resto

Di giorno in giorno i cani da guardare si sono moltiplicati in fretta, fino ad arrivare a 15 cani in un solo giorno, con questo non pensate che Paolo sia milionario, a volte purtroppo i padroni non pagano.

La giornata di Paolo inizia presto, alle sei del mattino fa colazione con l’anziana meticcia Marta e la chihuahua Pallina, porta con se un mazzo di chiavi che nemmeno San Pietro avrebbe potuto trasportare e si reca nelle case a prendere i “pargoli” da portare al parco.

Carica nel suo furgoncino il dobermann Lella, il labrador Alberto, il weimarainer Sisca, sono i cani di artisti, avvocati, dentisti, ingegneri e professionisti piemontesi.

Mr dogsitter racconta alcuni aneddoti, c’è Febo un bassotto color focato di Ugo Nespolo ricevuto in regalo da Gad Lerner «È dolce ed ubbidientela sua passione è scavare tunnel, specie in campagna, dove ritrova l’istinto di caccia».

Poi c’è Lapo è un piccolo jack russel. «Peserà un chilo, ma è un vero cane poliziotto, che mette sull’attenti anche un pitbull. Con le femminucce è un gentilcane, con i maschi è un leone, anche se assomiglia a una pulce» la “mamma” è il vicequestore aggiunto di Torino, Fernanda Deniso. Una vera amante degli animali, che di nascosto da l piccolo Lapo porta da mangiare anche ai gatti.

Gordon è il labrador di Teresa Mannarino, amministratrice di enti religiosi, è famoso per aver attuato dei salvataggi in acqua «Un esempio di bontà, va d’accordo con tutti».

Paolo non è divenuto dogsitter pe caso, ha deciso di formarsi sul comportamento canino, con letture e un corso che gli ha dato un patentino.

«Poi ho scelto la politica di alzare un po’ i prezzi e di lavorare grazie alle segnalazioni dei veterinari» con questo modo sono arrivate le prime chiamate da una clientela più ricercata, quasi vip.

Il salto è avvenuto con l’abbandono di Torino per trasferirsi nel verde di Crescentino, nelle colline di Chivasso, in modo da ampliare la sua attività che ha portato anche a vivere con lui Lady, lupa di 13 anni, presa al canile di via Germagnano.

A differenza di molti che operano nel settore è in regola con le tasse, Paolo commenta il settore «per lo più regolato in nero e in cui ci si improvvisa senza avere formazione».

Paolo non si vuole fermare solamente a tenere guinzagli, vuole espandere i suoi orizzonti organizzando corsi di formazione per dogsitter insieme al Comune di Chivasso e, tra un cane e un altro, sogna di scrivere un libro su quanto ha appreso dai «suoi» cani, chiude l’intervista con LaZampa«Vip oppure no, – i cani – sono tutti alla ricerca del proprio ruolo. Con i nostri comportamenti umanizzanti, non facciamo che confonderli».

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