Chissà perchè tutti gli eventi più bizzarri avvengono quasi sempre in America e, stavolta, coinvolgono anche gli amici a quattro zampe. Un tribunale di Boston ha convocato in qualità di giurato Sal Esposito: fin qui nulla di strano, se non fosse che questo nome non corrisponde ad un essere umano, ma addirittura ad un gatto. Il processo non ha ancora avuto inizio, ma intanto il micio non dovrà prendere “impegni” per il prossimo 23 marzo, perchè evidentemente la sua presenza è ritenuta molto importante. In effetti, c’è un motivo ben preciso a tutto questo: la sua padrona, lo amava così tanto, da averlo inserito nello stato di famiglia e, per legge, i parenti più stretti non possono proprio mancare ad un appuntamento del genere.
Compreso l’accaduto la stessa signora si è, però, lamentata e ha più volte detto che si trattava di un semplice malinteso ed era ridicolo disturbare il suo felino che mai avrebbe capito quale processo si stava svolgendo. A nulla, però, sono valse le sue parole e il gattino a marzo, dovrà partecipare.
Anna Esposito, nel 2010, nel conso del censimento, ha deciso di inserire “Sal” fra ii familiari, ma ha ben specificato che si trattava di un felino, fatto, questo, probabilmente sfuggito alla macchina burocratica Usa. A riportare la notizia che genera di certo spontanea ilarità, è stato il quotidiano inglese “Daily Mail”. A questo punto, non ci sono più dubbi e l’errore per quanto tale avrà un suo seguito: Sal si dovrà presentare come giurato alla corte Suprema di Boston il 23 marzo. La signora Esposito ha anche chiesto a cosa vale tutto questo e com potrà mai rispondere all’eventuale avvocato dell’accusa o della difesa: “Quando gli chiederanno colpevole o non colpevole cosa farà? Dirà miao?“. Dello stesso avviso il marito: “Com’è possibile? Gli piace stare seduto sulle mie ginocchia mentre guardiamo le serie poliziesche alla tv, ma nonostante tutto non è qualificato per fare il giurato”.