La dignità degli animali non dovrebbe in alcun modo essere messa in discussione, così come bisognerebbe fare estrema attenzione a non superare la loro sopportazione fisica per scongiurare rischi per la salute. In più, ogni essere vivente, soprattutto se non domestico, andrebbe rimesso in libertà e lasciato vivere nel proprio territorio. Lo pensa la Lega anti Vivisezione, ma anche tutti coloro, enti o meno, che amano il mondo della fauna. Il loro utilizzo nei circhi quasi sempre non rispetta una o tutte queste condizioni, per cui all’interno delle manifestazioni itineranti dovrebbero essere impegnati soltanto gli uomini. Come avviene ormai da molti anni, i diretti interessati cioè i proprietari dei tendoni dove si svolgono le più incredibili acrobazie e i più notevoli spettacoli adorati dai bambini, non ci stanno e rimandano le accuse al mittente. Una vicenda che, senza leggi adeguate, non avrà mai una conclusione nel bene o nel male, nonostante più di un politico abbia promesso di interessarsi in breve alla vicenda.
Mentre all’estero sono sempre di più i Paesi che hanno deciso di vietare l’utilizzo degli animali nei circhi, in Italia soprattutto nel periodo invernale, è possibile vederli compiere delle performance superbe, ma a volte a caro prezzo. I domatori o coloro che si occupano dei loro esercizi quasi sempre li amano, ma in qualche caso non esitano a picchiarli o ad usare maniere forti per ottenere un risultato migliore nel più breve tempo possibile.
Tutt’altro che leggende metropolitane, purtroppo questa è una triste realtà, ma chiaramente non è possibile fare i tutte l’erba un fascio. Il punto della situazione, però, resta: molti animali vivono in una vera e propria condizione di prigionia e sfruttamento, senza mai un attimo di libertà e con poco riposo. Costretti a viaggiare all’interno di mezzi stretti e per lunghe ore e senza mai poter tornare nel loro vero mondo. Nelle scorse ore è stato organizzato un un presidio contro il Circo di Barcellona alla Località Schiranna (Varese) e la lotta continuerà fino a quando qualcosa comincerà a cambiare.
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