Finalmente anche per le renne, fotografate da markotapio, che accompagnano Babbo Natale durante la distribuzione dei doni è arrivato il meritato riposo, ma cosa sappiamo di loro?
Sono otto e si chiamano Comet, Dancer, Dasher, Prancer, Vixen, Donder, Blitzen, Cupid, ma sono sempre state loro le accompagnatrici del bianco barbuto?
Secondo la leggenda del vescovo San Nicola di Mira della città di Myra (antica città dell’odierna Turchia) sarebbero i cani a trainare la slitta di Sinterklaas (Santa Claus) nato per portare la religione ai bambini che non potevano raggiungere la chiesa.
Poi con il tempo si è diffuso l’uso delle otto renne per trainare Santa, alle quali, secondo tradizione, i bambini inglesi e statunitensi lasciano una carota fuori casa.
Babbo Natale è legato anche alla rappresentazione di “Nonno Gelo”, che porta i regali ai bambini, vestito con un cappotto azzurro, trainato da tre cavalli anziché otto renne.
Nella nostra tradizione la sera della vigilia di Natale Santa Claus sale sulla sua slitta trainata da otto renne volanti e va di casa in casa per portare i regali ai bambini, si pensa che nel dicembre del 1823 furono menzionate come aiutanti di Santa Claus in un’anonima poesia intitolata The Night Before Christmas (“La Notte Prima di Natale”) pubblicata sul quotidiano statunitense The Troy Sentinel titolo reso famoso da un film natalizio di Tim Burton.
Le renne sono per tradizione associate come il “motore” della slitta di Babbo Natale, secondo gli esperti questi mammiferi sono tra i più instancabili “tiratori” del regno animale, arrivano a percorrere oltre 5 mila chilometri in un anno, raggiungendo anche 80 chilometri all’ora di velocità, ma le renne volanti di Babbo Natale vanno molto più veloci per portare i regali a tutti i bambini del mondo.
Esiste anche una nona renna di nome Rudolph con il nasone rosso, inventata nel 1993 dai magazzini Montgomery Ward a scopo pubblicitario e la decima di nome Blizzard divenuta famosa per un film di Natale del 2003 che trae il titolo proprio dal suo nome.