Pippi avrebbe avuto una vita breve e terribile se fosse rimasta per strada dove l’avevano crudelmente abbandonata e, invece, il suo destino è cambiato improvvisamente. Ritrovata da un volontario ancora piccola, è stata portata al gattile di Vigevano e curata dai due responsabili e dai volontari del Rifugio del Micio. Questo fino allo scorso anno, quando la gattina ha conosciuto un nuovo padrone in un impiegato del municipio di Gravellona Lomellina, un paese in provincia di Pavia. Da quel momento ha iniziato ad accompagnarlo al lavoro sempre più spesso, presenziando in ufficio come un dipendente modello e, in poco tempo, è diventata la mascotte dell’ente. La sua dolcezza e simpatia e, soprattutto, la sua affidabilità, hanno portato l’intera struttura a decidere all’unanimità di eleggerla “gatta sindaco”.
Oggi il micio vive negli uffici del municipio di Gravellona con molte “case”, visto che ogni dipendente ha sulla scrivania una cuccia e lo stesso fa il reale sindaco del luogo. L’intera giunta è innamorata di lei e questo ha incoraggiato l’AIDAA, l’associazione italiana difesa animali e ambiente, a lanciare l’operazione Micio d’Ufficio che ha portato decine di uffici pubblici e privati ad adottare prevalentemente a distanza oltre 1450 gatti che sono ospitati nei gattili e nei rifugi di tutta Italia. Questo soprattutto grazie a Pippi.
La simpatica vicenda, è stata commentata dallo stesso Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA: “La storia di Pippi è una storia di una gatta dolce e che ha avuto un lieto fine, ma sono almeno 200.000 i gatti che attualmente nei gattili italiani aspettano di essere adottati e tra loro moltissimi cuccioli nati nei mesi scorsi. Ovviamente, le adozioni devono essere fatte con criterio e provvedendo al controllo di preaffido perché permane purtroppo il rischio di abbandono dei gatti, sia se vengono acquistati che adottati, se questi finiscono in famiglie che non sono in grado di gestirli e accudirli o peggio ancora se vengono comperati o adottati semplicemente quali regalo di Natale”.