Il periodo natalizio è alle porte, si parte per la montagna e, come accade durante le ferie estive, nasce l’annosa questione: dove lo lascio il cagnolino?
Io me lo porto dietro, da quando ho cani ho sempre pianificato le vacanze pensando prima a loro e poi a me, posso però capire che per vari motivi non tutti ne hanno la possibilità, ad esempio se si va in visita dai parenti che non lo vogliono oppure se si deve prendere l’aereo, cosa possibile ma piena di ostacoli ricordando che l’imbarco del quadrupede è a discapito del comandante del volo.
Gli stabilimenti e gli hotel pet-free sono in aumento però il problema di dove lasciare il proprio animale domestico riguarda ancora il popolo vacanziero, il giornale La Stampa se ne è occupato.
Il primo contributo viene da Alice «Di solito lascio il mio gatto ai miei genitori o a qualche parente, per fortuna siamo tanti in famiglia – continua la proprietaria di Yaki – altrimenti chiedo ai vicini di casa o alla signora della pulizie di portargli da mangiare e fargli un po’ di compagnia. Non me la sento di lasciarlo in una pensione – spiega – starebbe sempre in una gabbia».
Il presidente torinese dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali), Giovanni Pallotti, consiglia di «portare i propri animali con se o di affidarli a parenti o amici e lasciare come ultima soluzione la pensione». Se non si hanno parenti o amici disposti a tenere l’amico peloso?
Ci vengono incontro le pensioni per animali, nel torinese sono due i rifugi più inflazionati, il giornale ne ha chiamato uno, i prezzi variano dai 12 ai 15 euro al giorno, a seconda della taglia del cane e gli animali devono essere in regola con le vaccinazioni. Il Rifugio di Moncalieri è gestito da Sara e Luciano, dispone di diversi box dove tenere gli animali. «Purtroppo i box non sono riscaldati – spiegano al telefono – ma quando è necessario forniamo gli animali di cappottini».
Altra possibilità è il canile sperando che abbia dei box riscaldati e dei posti ancora liberi, siamo sotto Natale c’è un po’ di affollamento.
Se non si trova una sistemazione idonea ci si può rivolgere ai dogsitters, sui giornali e sui siti Internet potete trovare molti annunci, come scegliere quello giusto? «La mia cagnetta – racconta Lucia – è anziana e non volevo lasciarla in una pensione. Non c’erano parenti disponibili e così parlando con un’amica ho contattato una dogsitter molto gentile che si è presa cura della mia Nanà. Però non credo che l’avrei lasciata a un estraneo se non mi avessero consigliato».
Il marketing insegna che il passaparola è importantissimo ma se non si sa da chi farsi consigliare la soluzione migliore è affidarsi a una delle tante associazioni cittadine che sapranno consigliare il dog-sitter più adatto.
Potete visitare il sito Enpa o cercare le associazioni nelle vostre città su Google, oppure collegarvi al sito www.dogsitter.it che è un ottimo motore di ricerca per «tate» di animali e pensioni.
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