Non sempre un animale che entra a far parte di un nucleo familiare, sarà tranquillo e sereno, ma non di rado potrà presentare dei comportamenti da correggere o un atteggiamento troppo aggressivo. Quelli che, ad esempio, vengono prelevati all’interno di un negozio specializzato potranno mostrare delle difficoltà di adattamento nella nuova casa, in particolare se sono rimasti a lungo in attesa senza essere scelti da nessuno. Senza contare il trauma iniziale per la separazione dalla madre e, in più, potrebbero essere rimasti per giorni e giorni chiusi in piccole gabbie senza potersi muovere bene. Ancora, ci sono dei pet che per parecchio tempo non hanno avuto nessun contatto con gli esseri umani e hanno perso l’abitudine ad interagire.
Tutto questo può avere degli effetti sugli amici a quattro zampe, anche duraturi, creando loro problemi di fiducia nei confronti di chi si trovano di fronte. Di certo, poi, non migliorano le cose, la scarsa igiene, il trattamento brusco di padroni e clienti e le gabbie piene di altri simili, magari oltre la capacità della stessa struttura. Ovviamente non tutti gli esercizi commerciali sono così, anzi esistono dei negozi molto seri ma bisogna tener conto di tutte le realtà.
Un altro tipo di comportamento sbagliato, è quello del rifiuto. Si verifica, ad esempio, se una persona parla male del proprio cucciolo in sua presenza, osservandolo, gesticolando verso di lui e trattandolo come un inferiore. In questo caso, non è impossibile che riesca a ledere la sua fragile autostima. Ciò favorirà dei comportamenti negativi. Pur non comprendendo le parole del padrone, infatti, ne carpisce tono e linguaggio del corpo. Il rifiuto può essere vissuto anche quando si sceglie un animale e poi si ridà indietro e, soprattutto, se ciò avviene con un pet preso da un rifugio, questo potrà peggiorare il suo stato d’animo e i suoi comportamenti. Può, persino arrivare al punto di non fidarsi più di nessuno e di non legarsi ai nuovi ed eventuali padroni.