In Kenya è nato un orfanotrofio per elefanti a 12 chilometri da Nairobi con un esercito di volontari che imbracciano biberons lunghi mezzo metro per cibare i cuccioli. L’orfanotrofio si chiama “David Sheldrick Wildlife Trust” proprio come la persona da cui è stato tratto il nome, un amante della natura, degli animali e del loro modo di vivere la vita di coppia.
In realtà l’orfanotrofio fu fondato dalla moglie Daphne in seguito alla morte prematura del marito nel 1977 che era andato in Kenya un anno prima per difendere l’habitat degli animali, aiutando orfanelli di rinoceronti ed elefanti. La missione è curare, svezzare e rimettere in libertà le “piccole” creature nel parco naturale di Tzavo. Per gli elefantini c’è una mamma putativa che si occupa di allattare i cuccioli per tre anni, lo svezzamento è un’operazione assai lunga e difficile, purtroppo la mancanza dei genitori aumenta il rischio di mortalità.
David combatteva contro i comportamenti errati dell’uomo, l’orfanotrofio viene popolato ogni anno da diversi animali a causa di noi umani, i bracconieri uccidono i genitori dei cuccioli per appropriarsi e smerciare illegalmente l’avorio. La famiglia per l’elefante è un punto di riferimento fondamentale, senza l’aiuto dell’uomo un elefantino non riuscirebbe a sopravvivere, proprio per questo Daphne si è prodigata per 28 anni nella ricerca di un latte atto a sostituire quello materno per i piccoli orfani, grazie al lavoro di queste persone sono stati già salvati un’ottantina di elefanti e una ventina di rinoceronti.
L’orfanotrofio è aperto a tutti, in caso di vacanza in Kenya per me sarebbe una sosta obbligata, solitamente i visitatori vengono attratti maggiormente dai piccoli mentre prendono il latte e giocano con la terra. Gli stessi visitatori diventano anche volontari del parco, le segnalazioni di elefantini orfani o lontani dalla famiglia avvengono per mano dei ranger o dei visitatori.
L’uomo non fa solo danni illegalmente purtroppo, si è deciso di creare una grande autostrada che spezzerà il Kenya in due parti, tutti gli animali rischiano, se volete saperne di più il National Geographic sta realizzando una serie di documentari su questo fardello che mina la catena alimentare. Come da titolo la fondazione offre la possibilità di adottare gli elefantini e seguirne i progressi all’indirizzo http://www.sheldrickwildlifetrust.org, mi auguro che vengano adottati tanti cuccioli.
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