State seriamente pensando di accogliere un cane o un gatto in famiglia? Innanzitutto si tratta di una scelta consapevole che non deve essere presa assolutamente alla leggera, ma se siete certi delle responsabilità che la presenza di un cane o di un gatto in casa richiedono, allora è anche vero che è necessario accogliere il cucciolo in casa nel migliore dei modi.
Ecco una serie di consigli che arrivano via Ansa da Sergio Bottino, Coordinatore servizi extra-veterinari di Ca’ Zampa e che insegnano come accogliere al meglio il cucciolo appena arrivato.
1. VALUTARE IL CONTESTO FAMIGLIARE
Prima di accogliere il cucciolo è bene individuare le razze feline o canine in base alle loro caratteristiche non solo estetiche, ma soprattutto comportamentali. Questo significa che la scelta della razza di un cane o di un gatto dipende anche e soprattutto dallo stile di vita della famiglia in modo tale da poterlo accudire al meglio
2. ACCERTARSI DELLA PROVENIENZA
Come previsto dalla legge, è indispensabile verificare la provenienza dell’animale che deve avere almeno 60 giorni di età. Il cucciolo deve essere dotato di microchip applicato obbligatorio nel cane e facoltativo nel gatto, un certificato di buona salute e tutte le vaccinazioni preventive rispetto ai principali rischi virali effettuato da un veterinario.
3.PREPARARE LA CASA A MISURA DI PET
Preparate la casa e gli spazi dove accogliere il vostro nuovo amico. Spazio quindi alla cuccia, alla ciotola dell’acqua, alla ciotola per il cibo, al guinzaglio e al collare per il cane. Per i gatti vanno acquistate le ciotole, le lettiere, cuccette e posti di osservazione oltre ai tiragraffi ben posizionati negli spazi.
4. FARE LA GIUSTA SCELTA ALIMENTARE
Una volta arrivato in casa, il cucciolo dovrà essere alimentato in base alle vostre scelte con il cibo industriale, secco o umido, oppure cibo casalingo: il cucciolo mangia tre volte al giorno.
Se scegliete cibo industriale è indispensabile essere attenti alla lettura dell’etichetta e acquistare prodotti completi specifici per il cucciolo, in genere i prodotti come maggiore fonte proteica animale. Se optate per la dieta casalinga è necessario rivolgersi a un esperto in nutrizione che possa bilanciare l’integrazione alimentare con i corretti elementi.
5. SCEGLIERE I GIOCHI CORRETTI
Scegliete dei piccoli premi per facilitare il periodo della dentizione, ma evitate i prodotti in plastica.
6. ALLESTIRE LA CUCCIA
Se la cuccia è posizionata esternamente, il luogo deve essere coperto dal sole e riparato in inverno; se la cuccia è interna alla casa va messa in una zona facilmente accessibile. Il cucciolo dovrà essere invitato ad entrare facendolo coricare e regalandogli delle coccole. Offritegli anche un ossicino di da rosicchiare per stimolare l’attività masticatoria.
Se il cucciolo vive in una cuccia esterna, è bene scegliere una cuccia grande e comoda e collocare all’interno una ciotola d’acqua e il cibo in modo tale che il cucciolo possa identificare questo ambiente come una la zona di comfort.
7. ABITUARLO A DORMIRE DA SOLO
Il cucciolo va lasciato subito in un ambiente conosciuto, con la sua cuccia di stoffa e la ciotola dell’acqua. Se piange e lamenta l’assenza del proprietario, lo si deve ignorare e ripresentarsi solo quando si calma e quando si sarà rassegnato a stare da solo. In questo modo capire che lamentarsi non serve a nulla, svilupperà la propria corretta individualità, ma senza dipendere sempre dall’uomo
8. EDUCARLO AGLI SPAZI DELLA CASA
Per vivere al meglio gli spazi dell’ambiente domestico, i proprietari dovranno garantire al cucciolo uscite frequenti , durante le prime settimane, almeno 5/6 volte al giorno. In questo modo il cucciolo non solo potrà muoversi, ma limiterà anche la possibilità di sporcare l’appartamento e giocherà nelle aree verdi che identificherà come suo territorio.
9. EDUCARLO A ESPLETARE I BISOGNI NEI MOMENTI E SPAZI CORRETTI
Il cucciolo va abituato a un regime alimentare corretto in orari regolari. In questo modo sarà più semplice gestire i suoi bisogni: generalmente col cucciolo ha necessità di sporcare dopo il pasto. È bene imparare a notare i segnali che corrispondono a una certa irrequietezza, movimenti agitati e a scatti, l’annusa insistentemente a terra. Crescendo, aumenterà anche l’attesa tra una uscita e l’atra imparando a trattenere i suoi bisogni fino a che si troverà in aree verdi che conosce e dove sa che può sporcare liberamente.
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