Le previsioni non sono particolarmente rosee per il 2012. I cani abbandonati il prossimo anno potranno raggiungere la quota di 250.000. Il trend è già iniziato, almeno secondo gli ultimi dati raccolti da AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente): nel trimestre settembre-novembre al telefono amico dell’associazione sono aumentate le segnalazioni di cani abbandonati di circa il 37% rispetto ai mesi precedenti, soprattutto nella regione Lazio e nel Sud Italia.
Queste cifre trovano riscontro anche con i dati riguardanti 100 canili monitorati, in cui l’aumento dei nuovi ingressi equivale al 20% e va a sommarsi in quanto fenomeno preoccupante, alla diminuzione delle adozioni. E’ la crisi economica che ha già cominciato a fare i suoi danni,benché, perdonatemi la franchezza, non è una scusa condivisibile: un cane è “uno” di famiglia, non lo si lascia in strada perché ci sono dei problemi. Eppure è così e l’aumento dell’Iva attivato e futuro, oltre che le spese sanitarie non favoriscono di certo, benché la tassa sui cani come animali di lusso per ora non sembra essere uscita fuori!
Non è chiaro neppure il fatto che diminuiscono le adozioni nei canili ed aumentano invece gli acquisti dei cani online e a rate. Un fenomeno poco comprensibile che nasconde anche rischi di incappare in animali malati o comunque maltrattati per il trasporto. Se si continua così e non si avvia un’inversione di tendenza i canili italiani non saranno più in grado di gestire la situazione, cosa già ardua attualmente sul filo della recessione e con un numero di abbandoni di cani annui equivalente a 100.000 esemplari. E allora cosa ne sarà di loro? Dei nostri cari amici a quattro zampe? Spiega Lorenzo Croce presidente nazionale AIDAA:
“Il rischio di un forte aumento di abbandono è oramai condiviso da tutti coloro che hanno del buon senso ed interessa prevalentemente le regioni del sud. Occorre prevenire puntando all’esclusione degli aumenti dell’Iva per i prodotti per animali domestici e una defiscalizzazione delle prestazioni veterinarie. A questo aggiungiamo noi occorre affiancare la liberalizzazione dei farmaci veterinari generici che porterebbero a riduzione di costi notevoli, ma soprattutto rivedere le regole di acquisto dei cani via web, introdurre le adozioni incentivate e responsabili , e punire in maniera esemplare coloro che abbandonano i cani. Si tratta di un reato afferente ai maltrattamenti di animali del codice penale italiano, ma è anche uno dei meno puniti”.
Photo: Thinkstock
2 commenti su “2012: a rischio di abbandono 250.000 cani”