Continua il viaggio nel 2010 e la lotta contro il maltrattamento degli animali, l’estate inizia male infatti da Roma arriva una batosta la pet ambulanza acquistata nel 2005 da Tottie Ilary Blasi ha spento i motori. In cinque anni ha salvato più di 800 animali, ma il Comune ha deciso di non rinnovare la convenzione.
Arriva Agosto periodo di abbandoni il sud Italia ha talmente tanti cani randagi che ci si chiede se far intervenire l’esercito, per questo l’Aidaa, associazione italiana a difesa degli animali e dell’ambiente, chiede l’intervento dell’esercito affinchè, insieme a dei volontari, si possa procedere alla cattura non cruenta degli animali da destinare alla sterilizzazione.
Secondo i dati dell’associazione, sono 600.000 i cani vaganti concentrati nelle regioni del centro-sud, con punte impressionanti in Puglia, Calabria,Lazio, Campania, Sicilia e Sardegna, speriamo che nel 2011 la cifra vada ad abbassarsi notevolmente.
Settembre 2010 è un mese felice per quanto riguarda la lotta alla vivisezione, il manifesto della Brambilla è un successo, oltre 64.000 milioni di italiani che sottoscrivono il manifesto della Brambilla e di Veronesi che vede l’appoggio, tra i tanti vip, anche quello dell’attore e conduttore tv Valerio Merola.
L’0nda di animalisti si fa sentire a Roma dove viene fatta la prima manifestazione anti vivisezione, organizzata dal Movimento Antispecista per richiedere una modifica della nuova direttiva Ue relativa alla vivisezione.
Gli italiani si sono riuniti tutti in piazza per gridare No alla vivisezione, così come prevista dalla modifica della direttiva, ma anche per chiedere la chiusura di Green Hill e di tutti gli allevamenti che forniscono animali vivi su scala industriale per gli esperimenti.
A proposito di allevamenti vi abbiamo documentato l’esistenza di uno dei tanti Lager per cani nel dipartimento francese di Yonne in Borgogna, Francia, gestito da unacoppia di coniugi che hanno dato il via ad uno dei tanti business legati al processo di vivisezione, come accade per molti altri animali.
La “fabbrica di cani morti” conta un maschio e sedici femmine pronti a sfornare cuccioli che verranno venduti per sperimentare medicinali, il tutto svolto in ambiente asettico in modo da diminuire tutti i possibili “virus” sentimentali tra dipendenti e future vittime che finiranno a fare esami di tossicità.
In questa serie di articoli abbiamo rivissuto gli avvenimenti più importanti per la lotta dei diritti degli animali avvenuti nel 2010.